Il programma della giornata prevede la visita alla Cattedrale di Mons e un percorso di avvicinamento a Bruxelles. è domenica tuttavia domenica mattina, per cui indugiamo un poco, facendo un’abbondante colazione con calma.
La Collegiale di Ste. Wandru è imponente e maestosa, caratterizzata da una lanciata navata dalle linee gotiche con svettanti finestre colorate. Intitolata a una santa locale del VII secolo, i cui resti sono conservati nel “Car d’Or” settecentesco posto sopra l’altare principale sopraelevato.
Il presbiterio è adornato da statue raffiguranti virtù.
La mattinata è fredda e uggiosa, ma è giugno, cioè estate, e i locali girano in shorts e infradito. Ci rifugiamo in auto e ci dirigiamo verso la prossima tappa del viaggio. Prima però torniamo a vedere il Beffroi. Purtroppo di fronte al Beffroi è stato costruito un eco-mostro in cemento armato, l’Auberge de Juenesse.
L’avevamo già notato ieri sera e ci aveva lasciati alquanto perplessi e delusi. Un casermone che non si integra col resto del centro storico, che ha un impatto visivo terrificante e non è certo un edificio di design.
BORINAGE – CASA DI VINCENT VAN GOGH
Alla periferia sud di Mons, nell’anonimo sobborgo di Cuesmes, è situata la casa in cui Vincent Van Gogh abitò dal 1879 al 1880, quando in qualità di missionario fu inviato qui dal padre per lottare al fianco dei minatori per la giustizia sociale.
La casa è piuttosto misera e modesta, d’altra parte Vincent viveva in povertà all’epoca. Ed è anche decisamente storta. In questa casa tuttavia iniziò a disegnare con serietà e costanza i volti e le scene di vita quotidiana della povera gente, che gli ispireranno uno dei suoi più famosi capolavori “I mangiatori di patate”.
Mio figlio è un grandissimo appassionato di Van Gogh sia dalla tenera età, per cui una tappa qui era d’obbligo, ma non vi consiglio di fare il biglietto (costoso) ed entrare, perchè all’interno non vi sono esposte opere originali, bensì copie. La casa risulta molto suggestiva da fuori, immersa nel verde, mantiene intatta l’atmosfera dell’epoca. Una sosta di 10 minuti, 15 al massimo è più che sufficiente in un viaggio che ha Van Gogh come uno dei filoni conduttori.
CANAL DU CENTRE
Bastano pochi km per ritrovarsi in campagna, il cielo è plumbeo e contrasta piacevolmente col verde brillante dei prati. Il paesaggio dolcemente ondulato ricoperto da boschi.
Percorriamo strade secondarie deserte in questa mattinata di domenica, e il percorso ha il sapore della gita fuori porta. Siamo ad est di Mons, in uno degli angoli più tranquilli dll’Hainaut, punteggiato di paesini sonnacchiosi e casolari dai muri bianchi.
Siamo tuttavia alla ricerca del Canal du Centre e in particolare i suoi fantastici ascensori funicolari idraulici, patrimonio dell’UNESCO. I siti patrimonio UNESCO sono una attrattiva da non perdere nei nostri viaggi e anche il Belgio non fa eccezione.
Il canal du Centre è un canale belga costruito nel 1888 che collegava il canale Bruxelles-Charleroi, al livello di Seneffe, al vecchio canale Mons-Condé (attualmente interrato) e ora lo collega al grande canale Nimy-Blaton-Péronnes. La lunghezza totale del Canal du Centre è di 20,9 chilometri. Risale un dislivello di oltre 20 metri tramite 6 chiuse e, nel tratto finale, dove il dislivello è troppo accentuato per le chiuse, tramite 4 ascensori idraulici. Il Canal du Centre serve i grandi bacini industriali della valle del Sambre-et-Meuse, tra il Borinage e Charleroi.
Non troverete molte indicazioni stradali e sarà meglio affidarsi al navigatore e all’istinto. ( e alla mappa Michelin)
Vi sarà impossibile non imbattervi in questa gigantesca costruzione: l’ascensore funicolare di Strépy-Thieu. Costruito parallelamente al vecchio canale e inaugurato nel 2002, questo ascensore permette alle imbarcazioni di grandi taglie (1350 tonnellate) di superare un dislivello Il canale termina bruscamente lì in cima e sono grazie agli ascensori idraulici le imbarcazioni possono continuare il viaggio nel canale inferiore.
Noi tuttavia vogliamo visitare gli ascensori del Canal du Centre Historique, che ora corre parallelo al nuovo. Costruiti tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo, sono interamente azionati da energia idraulica.
Basta andare qualche chilometro oltre il grande ascensore di Strepy-Thieu, proprio in località Thieu, e seguire le indicazioni per “ascenseur 4“. La sezione La Louvière –Thieu del Canal du Centre ospita quattro ascensori idraulici. Il primo consente di recuperare una differenza di altezza di 15,40 metri, gli altri tre di 16,93 metri ciascuno. In totale, consentono di raggiungere una differenza di 66 metri. Questi sollevatori per imbarcazioni, completamente alimentati da energia idraulica, fanno ora parte, come dicevamo, del patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Il video qui sopra esplica il funzionamento degli ascensori, mostra la morfologia del sito.
Per tutte le info consigliamo di visitare la pagina dedicata sito Turistico della Vallonia
Qui il tempo pare si sia fermato. Non c’è nessuno e ci avviciniamo per avere una visione più nitida dell’ascensore.
Ci sono solo pochi turisti e l’accesso è totalmente libero. Per visitare l’imponente ascensore di Strépy-Thieu invece c’è un biglietto.
Ci arrampichiamo sulla collinetta alle spalle dell’ascensore per ammirarlo dall’alto.
Da qui non si immagina nemmeno che il canale possa proseguire metri più in basso.
Un viale alberato fiancheggia il canale e a parte 2 persone a passeggio col cane siamo soli.
Un cartello avvisa i naviganti della frequenza VHF su cui comunicare con gli addetti agli ascensori.
Ci fermiamo ai bordi del canale per fare un pic-nic. Fa freddo e tira un venticello gelido, non proprio estate per noi Italiani, ma l’atmosfera è piuttosto suggestiva e sta passando da qui anche una corsa rievocativa con mezzi d’epoca di un certo pregio.
Il “nuovo” Canal du Centre comprende anche un’altra costruzione mirabile: il “Piano Inclinato” di Ronquiéres, una specie di funicolare in grado di trasportare 2 bacini pieni di acqua e imbarcazioni oltre un dislivello di 68 metri su una distanza di 1,5 km. Questo accorgimento è stato costruito nel 1968 e consente di accorciare il tempo di viaggio di ben 7h.
Il Canal du Centre è un notevole esempio di manufatto industriale e si colloca tra i siti di pregio industriale più interessanti in Europa.